UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA INVITA A VOTARE NO al Referendum

Avete sentito le campane del si, suonate dai soliti amici, confortate addirittura dall'ausilio aziendale.

Vi siete chiesti il perchè di questo movimento di truppe?


                    Perchè tale "pressing” sui lavoratori?

Carissimi,

la presente unicamente per informarvi che i rappresentanti sindacali del nostro territorio e tanti lavoratori appartenenti ad altre sigle sindacali, non sono assolutamente d'accordo sulle scelte fatte dalle Segreterie Nazionali in merito alla firma sull'accordo Caring , oggetto del pseudo referendum.

Avete sentito le campane del si, suonate dai soliti amici, confortate addirittura dall'ausilio aziendale.

Vi siete chiesti il perchè di questo movimento di truppe?

Perchè tale "pressing” sui lavoratori?

" Una cosa è certa:

“Se passa il Si referendario, i lavoratori del Caring, qualora dovessero accorgersi (troppo tardi) dell'errore commesso, troverebbero compromesse quelle tutele legali previste dallo statuto dei lavoratori, poiché autorizzerebbero l'azienda a prevaricare ciò che resta dello Statuto dei lavoratori (art.4 controllo a distanza) nonchè il richiamo ad esso previsto nell'art. 57 del CCNL.”

Per essere più precisi …

Ci chiediamo come mai l'azienda che ha dichiarato nel 2014 ricavi lordi superiori a 16 miliardi di euro relativi  al 2013 ed un abbattimento per oltre 230 milioni del debito, senta oggi l'esigenza di " TORCHIARE" ancora di più i lavoratori ?

Ricordiamo che il debito Telecom (causa di tante nefandezze), non è dovuto alla improduttività dei lavoratori ma alla mala-gestione di Colaninno  e dei suoi successori ; al contrario , i margini di ricavi che si continuano a conseguire anno per anno ( malgrado la contrazione del mercato dovuta alla congiuntura ed alla concorrenza) sono dovuti esclusivamente all'abnegazione  ed alle rinunce economiche che i lavoratori  hanno fatto e stanno continuando a fare.

Ecco perché,  non vogliamo che i colleghi continuino a "MORDERE IL FRENO" e comunque subire  politiche del lavoro basate su  esternalizzazioni ( molte delle quali la Cassazione ha riconosciuto illegittime, ultima quella della SSC) e societarizzazioni, (nuovo modello di spacchettamento aziendale)

ambedue aventi  il fine di alleggerire la forza lavoro.

IL "NO" certamente farebbe partire " UNILATERALMENTE" l'azienda che applicherebbe l'accordo e comunque contro la VOLONTA' dei lavoratori  ma, non abrogherebbe le loro tutele  in sede di difesa dei PROPRI DIRITTI !

Questa disanima del problema sul SI o sul NO, va comunque accompagnata dall'invito di votare.

In bocca al lupo a tutti!!

Bari, 20 1 2015                                   

                       UGL TLC PROV.LE bARI         Franco Ceglie

 

Le OO.SS. ogni volta che scade il contratto chiedono un anticipazione dei permessi sindacali.

Il nostro contratto è scaduto a dicembre …

Cosa succederebbe se, i permessi non arrivano o arrivano in ritardo o in quantità minore a quelli necessari per mantenere “i componenti degli staff delle OO.SS.” fuori dal posto di lavoro ?

… Se questo avvenisse …, male non farebbe di certo a “qualcuno” ...

tornerebbero finalmente a lavorare e subirebbero di persona i problemi causati dalla propria firma.

FLAVIO FERRANTE



UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA INVITA A VOTARE NO al Referendum

ASSEMBLEA DI NICOL'...!!!