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Sciopero del 22 dicembre 2011
Il 22 dicembre ci sarà lo sciopero nazionale indetto dalle Confederazioni, al quale aderiamo per protestare contro il Governo Monti e la sua manovra finanziaria, tesa a colpire ancora una volta le fasce più deboli del Paese e, completamente priva di ogni azione volta al rilancio economico in Italia. Cercano di convincerci che siamo sull'orlo della bancarotta e che dobbiamo aspettarci un futuro di lacrime e sangue e ne approfittano per mettere mano all'ennesima riforma delle pensioni, dimenticando di dire che il "sistema previdenziale italiano è strutturalmente in perfetto equilibrio attuariale"; il bilancio dell'INPS presenta nel 2011 un attivo di 7 miliardi e 300 milioni e nelle previsioni del 2012 un attivo di oltre 10 miliardi di euro. Lasciano scoperti migliaia di lavoratori già in regime di mobilità, che rischiano di rimanere per anni senza alcuna copertura economica prima di poter disporre della pensione! Permettono il dilagare del fenomeno delle delocalizzazioni che indebolisce il ns sistema industriale e causa ogni anno la perdita migliaia di posti di lavoro e pensano di incentivare le aziende che continuano a delocalizzare ! Questo è il governo delle banche o del popolo italiano ? 12 Dicembre sciopero intero turno per i call center in outsourcing e 3 ore a fine turno per le imprese degli appalti telefonici. 16 Dicembre sciopero di 3 ore a fine turno per le aziende soggette alla regolamentazione sullo sciopero per i servizi pubblici essenziali, per i lavoratori di Telecom Italia; WIND; H3G, Vodafone, Accenture Outsourcing, etc. (Legge 146/90 e successive modifiche Legge 83/2000).
Roma, 9 dicembre 2011 la Segreteria Nazionale |
Saluti |
Antonio Vitti |
UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA
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